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Distruggono la farmacia per 70 euro

Il trattore utilizzato come ariete per sfondare la vetrata. MARINILa titolare della farmacia con il consigliere Gobbi e il sindaco. MARINI
Il trattore utilizzato come ariete per sfondare la vetrata. MARINILa titolare della farmacia con il consigliere Gobbi e il sindaco. MARINI
Il trattore utilizzato come ariete per sfondare la vetrata. MARINILa titolare della farmacia con il consigliere Gobbi e il sindaco. MARINI
Il trattore utilizzato come ariete per sfondare la vetrata. MARINILa titolare della farmacia con il consigliere Gobbi e il sindaco. MARINI

Prima hanno messo a soqquadro un’azienda agricola. Poi hanno rubato un trattore, utilizzandolo come ariete per sfondare la vetrina di una farmacia. Il tutto, per un misero bottino di appena 70 euro. C’è da non credere a quanto accaduto a Lerino, frazione di Torri di Quartesolo, nella notte tra venerdì e sabato, quando dei malviventi hanno preso di mira l’azienda agricola di Carlo Pellizzari e la farmacia “Lerino” di Elena Zangoni, situate a due passi dal centro della frazione. Il movimentato episodio assume i contorni della tragedia, se si pensa che per la piccola farmacia si tratta del terzo furto con scasso subito, dopo appena quattro mesi dall’apertura dell’attività. Erano le 3.50 di mattina. Sembra che i malviventi si siano introdotti nella fattoria di Pellizzari (non abitata durante la notte) scavalcando la recinzione, prima di mettere in atto un vero e proprio raid vandalico, danneggiando del materiale e uccidendo perfino alcuni uccelli da richiamo. I ladri hanno poi messo in moto uno dei due trattori, la cui chiave di accensione sembra fosse inserita, sfondando un cancello in ferro per poter uscire in strada a bordo del mezzo. È a quel punto che è andata in scena la singolare spaccata: i delinquenti hanno puntato la farmacia, situata a poche decine di metri dall’azienda agricola, entrando letteralmente dentro l’edificio con la parte anteriore del trattore. Una scena, ripresa in parte dalle telecamere dell’attività: «Si vede un ragazzo alto, dall’aspetto giovane, con in testa il cappuccio della felpa, che entra e si dirige verso la cassa - racconta Zangoni, 37enne residente a Padova, ancora incredula di fronte ad un gesto tanto distruttivo quanto insensato -. Ha portato via circa 70 euro, perché in negozio ormai non teniamo più niente durante le notte. Non capisco proprio il senso di questa assurda effrazione». La terza, come detto, nel giro di pochi mesi. «Abbiamo aperto il 4 settembre. Il 3 ottobre hanno divelto una finestra portando via quel poco che c’era in cassa. L’11 novembre invece hanno forzato una porta sul retro, ma non hanno trovato nulla». Inevitabile pensare che la piccola attività, sia stata presa di mira da qualche malintenzionato. «Viene da pensare che siano atti intimidatori - continua sconsolata la proprietaria -, ma tendo ad escluderlo perché noi non diamo fastidio a nessuno. Si è anzi creato un bel rapporto con la comunità di Lerino e di Torri». Ingenti i danni causati dall’effrazione. «Un mobile è andato distrutto e parte della merce che era in esposizione ora è da buttare, oltre ovviamente alla vetrata da sostituire. Ci vorranno almeno 20 mila euro». Nonostante tutto, ieri mattina la farmacia Lerino era comunque aperta. «Non possiamo chiudere - conclude Zangoni -, ci sono pazienti che hanno bisogno urgentemente di farmaci. Domenica abbiamo il turno di chiusura e lunedì saremo aperti come sempre». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Marini

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