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Consiglio caldo sui palasport chiusi

Una riunione del consiglio comunale di Noventa.  ARCHIVIO
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Pareggia sui 9.951.227 euro con conferma delle aliquote Tasi, Imu e Irpef il bilancio di previsione 2018 approvato nell’ultima seduta dalla maggioranza col voto contrario delle minoranze Noventa Civica, Lista libera per Noventa e M5S. «Un bilancio che non prevede aumenti delle tariffe dei servizi (eccetto la mensa scolastica) per non gravare ulteriormente sui cittadini. Il pareggio è stato raggiunto con 150 mila euro di oneri di urbanizzazione», ha spiegato l’assessore al bilancio Simonetta Formenton. La vicenda legale dei due palasport ha caratterizzato la successiva discussione con Manuela Fontana (Noventa Civica) che ha sottolineato «l’investimento di 260 mila euro per sistemare quello di Saline legato all’esito positivo della causa legale». «Ma i tempi della giustizia sono lunghi - ha continuato - e la pesante rata di 300 m ila euro al leasing sta impegnando tutte le risorse disponibili». Fontana ha poi espresso dubbi sull’opportunità dell’accordo Fosser auspicando contributi alla gestione della psicologia scolastica. Per Alessandro Romagna (Lista libera per Noventa) «La questione palazzetti sta fortemente condizionando la correttezza del bilancio in quanto i dati devono essere certi», lamentando «il mancato inserimento di un documento che attesti il venir meno del contributo di 95 mila euro anche per il palasport di Saline da parte del GSE». Romagna ha criticato poi la sovrastima delle entrate da perequazione urbanistica e vendite immobiliari contenuta nella proposta di bilancio. «Abbiamo diffidato il GSE tramite i legali viste le modalità del tutto illegittime sotto il profilo giuridico di recupero del pregresso da parte della stessa società, ma non si possono inserire in bilancio entrate non certe ed esigibili», ha replicato l’assessore Formenton. «Il comportamento tenuto dal GSE è a dir poco grave creando uno status quo sempre più sofferente », ha constatato Mari Pia Dall’Armellina (M5S) proponendo il ricorso ad un arbitrato e motivando il suo voto contrario anche con «la mancanza di azioni di sviluppo del turismo e di quello sostenibile del territorio». In merito alla nuova progettazione per la gestione del servizio sociale tra programma ordinario e le emergenze Maria Pia Dall’Armellina (M5S) ha poi auspicato «l”adozione di un albo delle associazioni di volontariato che incidono sulla qualità dei servizi e del relativo regolamento». «Con la crisi economica sono considerevolmente aumentate le emergenze economiche, sociali e familiari per cui si è codificata una suddivisione tra i cosiddetti casi cronici e le emergenze», ha replicato poi il vicesindaco Mattia Veronese rilevando come «sia necessario un codice di qualità per le attività delle singole associazioni, in particolare per quelle che svolgono assistenza sociale nel contesto di un programma proposto a livello territoriale più ampio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Felice Busato

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