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Cimitero, il fallimento blocca i lavori

Il cimitero di Alonte il cui ampliamento non è mai stato completato per problemi giudiziari. ZONIN
Il cimitero di Alonte il cui ampliamento non è mai stato completato per problemi giudiziari. ZONIN
Il cimitero di Alonte il cui ampliamento non è mai stato completato per problemi giudiziari. ZONIN
Il cimitero di Alonte il cui ampliamento non è mai stato completato per problemi giudiziari. ZONIN

Per il comune di Alonte, l’impegno più pressante per i prossimi mesi è rappresentato dal completamento e dalla consegna di due importanti opere pubbliche. Parliamo della conclusione dei lavori per l’ampliamento del cimitero e dell’entrata in funzione del Centro di aggregazione sociale di via Santa Marina, due interventi avviati da tempo, che i cittadini del paese si augurano possano presto concludersi e venire messi a disposizione della collettività. Per il sindaco Leonardo Adami, in scadenza di mandato nel 2019, si tratta di una vera e propria sfida, per vincere la quale il tempo a disposizione comincia a essere scarso. «Quella dell’ampliamento del cimitero – commenta Adami – è una telenovela iniziata nel 2005 e, purtroppo, non ancora conclusa. Tra lo stop di oltre tre anni per la costruzione della strada di Corlanzone, il subentro di una ditta e il fallimento di un’altra, siamo ancora in attesa di poter consegnare l’opera ai cittadini. Attualmente il cantiere è in mano al curatore fallimentare e, finché la pratica giudiziaria non sarà sbloccata, è impossibile da parte nostra intervenire. In sospeso restano dei lavori residuali di completamento, l’impianto elettrico e la recinzione, per una cifra stimata di 90 mila euro. Non appena possibile, ci auguriamo in fretta, provvederemo immediatamente affidando le opere con piccoli stralci ad artigiani locali. Faremo il possibile per consegnare l’opera entro la scadenza del nostro mandato». Meno urgente ma non per questo meno impegnativo per la giunta Adami è l’avvio dell’attività del Centro di aggregazione sociale, finanziato dalla regione con la costruzione di un nuovo stabile, e che stenta a mettersi in moto. «Anche questo – continua Adami – è un impegno che deve assolutamente essere realizzato quanto prima. Entro settembre emetteremo un bando per trovare chi dovrà gestire il Centro. Sarà un affidamento di soli 16 mesi e ad affitto agevolato per permettere di testare le potenzialità della struttura e non gravare eccessivamente sui conti di chi si impegnerà per questo primo periodo. L’arredamento del locale sarà a carico del vincitore della gara, il quale potrà ottenere un parziale rimborso della spesa da chi gli subentrerà alla scadenza della convenzione. Le attività commerciali che il centro ospiterà potranno generare degli utili che ne renderanno appetibile la gestione. In paese manca un locale pubblico e se ne sente la mancanza. Un bar in piazza, all’interno di un fabbricato nuovo e ben attrezzato, sarà in linea con le finalità sociali per le quali l’opera è stata realizzata». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lino Zonin

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