<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

A scuola senza libri, lo zaino resta a casa

In tre Comuni del Basso Vicentino partirà la scuola senza zaino
In tre Comuni del Basso Vicentino partirà la scuola senza zaino
In tre Comuni del Basso Vicentino partirà la scuola senza zaino
In tre Comuni del Basso Vicentino partirà la scuola senza zaino

Rivoluzione in classe per i piccoli alunni di Val Liona e di Barbarano Mossano. Alla scuola dell’infanzia “Arcobaleno” di Villa del Ferro, alla primaria “Cogo” di San Germano e all’infanzia “Sacro Cuore” e alla primaria “Agazzi” di Ponte di Barbarano ad attendere i bambini al rientro dalle vacanze estive appena cominciate ci sarà la “Scuola senza zaino”. Il progetto, che è stato promosso da Maria Pastrello, dirigente scolastico degli istituti comprensivi nei due Comuni dell’Area Berica, in collaborazione con le amministrazioni comunali, vede in questi giorni una ventina di maestre e maestri dei vari plessi alle prese con la formazione specifica che permetterà di iniziare fin da subito nel prossimo anno scolastico con l’interessante novità che avrà effetti sia dal punto di vista didattico che educativo. A cominciare dai libri, che rimarranno a scuola, come la maggior parte dei materiali, liberando gli alunni dal fardello, che avranno così soltanto una sacca leggera in cui portare al massimo la merendina e qualche quaderno e delle penne. «L’idea è che la scuola debba essere un luogo ospitale – spiega la dirigente Pastrello – per cui i banchi saranno disposti non più per file ma creando isole di lavoro dove i bambini lavoreranno a gruppi in maniera cooperativa, con l’insegnante che diventa un mediatore e sviluppa l’ambiente di apprendimento, e i bimbi che collaborano in autonomia e responsabilità. Il momento della lezione frontale verrà quindi ridotto all’indispensabile con il docente che darà gli strumenti, le procedure e affiancherà i bambini a seconda dei vari loro particolari bisogni. Le pareti delle aule, inoltre, potranno essere colorate ogni giorno dai piccoli allievi per sentirsi ancora più parte della comunità mentre un angolo verrà attrezzato ad “agorà”, destinato allo scambio delle riflessioni e al dialogo. E sotto l’aspetto di scuola-comunità ci sarà il coinvolgimento dei genitori in momenti specifici all’interno della classe». Maggiore autonomia personale, capacità di relazionarsi e di collaborare e un più alto senso della responsabilità individuale sono i benefici che si attendono attraverso un ambiente scolastico pensato per il benessere degli alunni. In cui si lavora sulla dimensione personale ed emotiva, con il processo di l’apprendimento che fa dei bambini i protagonisti della propria esperienza di ricerca di conoscenza e dove è favorita la loro cooperazione per imparare a relazionarsi e ad aiutarsi colmando singole carenze. «I bambini che hanno fatto esperienze educative di questo genere – precisa Pastrello – hanno migliorato il livello di autostima, l’autonomia e la responsabilità e hanno aumentato le capacità di auto-realizzare le proprie attitudini e competenze”. E intanto, sui banchi di scuola sono tornati gli insegnanti. I primi a essere coinvolti sono una dozzina a Barbarano e una decina a Val Liona che stanno seguendo un corso di lezioni dedicato con docenti formatori specializzati in “Scuola senza zaino». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Guarda

Suggerimenti