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Vicenza

Patto all’amatriciana
I ristoratori lanciano
la solidarietà culinaria

Paolo Vicari e Alessandro Munari con l’amatriciana. COLORFOTO
Paolo Vicari e Alessandro Munari con l’amatriciana. COLORFOTO
Paolo Vicari e Alessandro Munari con l’amatriciana. COLORFOTO
Paolo Vicari e Alessandro Munari con l’amatriciana. COLORFOTO

Nicola Negrin

Un piatto di pasta per sostenere la popolazione colpita dal terremoto. Pomodoro, pecorino e guanciale. Tre ingredienti e tanta voglia di aiutare nel modo più genuino e semplice possibile chi ha perso una casa e in queste ore è costretto a trovare riparo all’interno di una tenda o, se è fortunato, da parenti o amici. Amici, come Alessandro Munari e Paolo Vicari; due vicentini che, guardando le terribili immagini diffuse da giornali e televisioni nella mattinata di ieri, hanno deciso di fare quello che viene loro più spontaneo, cucinare, e di avviare una campagna (che è nata contemporaneamente anche a livello nazionale con alcuni blog di cucina) per raccogliere fondi tramite la famosa Amatriciana.

LA FESTA E LA SCIAGURA. E dire che doveva essere una festa. Proprio lì, ad Amatrice, tra due giorni sarebbe dovuta andare in scena l’annuale sagra dedicata al piatto tipico: gli spaghetti all’amatriciana, appunto. Tuttavia non ci sarà nessun evento. Nessun momento di gioia. Nessuna manifestazione in nome della tradizione. Quel paese, come ha detto ieri mattina il sindaco Sergio Pirozzi, «non c’è più». Ma è proprio da quelle macerie, da quella disperazione, da quella spinta a ricominciare tra dolore e rabbia, che nasce la solidarietà vicentina. Una grande dimostrazione di solidarietà «che - afferma Munari - vuole partire dalle cose semplici, come un piatto di pasta».

UN EURO DI AMATRICIANA. Munari, ingegnere, dj e amante della cucina, non ci ha pensato due volte quando ieri mattina ha visto quelle drammatiche immagini arrivate dal Centro Italia. Ha preso il telefono e ha chiamato il suo amico Paolo Vicari, anima e cuoco dell’Osteria alle Botti di viale San Lazzaro. «Gli ho proposto di lanciare un’iniziativa per raccogliere fondi tramite il piatto tipico: l’amatriciana. L’idea - spiega - è semplice: devolvere un euro in beneficenza per ogni piatto di pasta con il sugo all’amatriciana». Vicari e Munari hanno deciso di fondare il gruppo “Una Amatriciana per Amatrice”, hanno quindi preso il telefono e hanno contattato gli amici ristoratori. «Quelli che siamo riusciti a raggiungere - prosegue - si sono detti entusiasti di aderire all’iniziativa. L’obiettivo è riuscire a realizzare una cordata per coinvolgere più realtà possibili. Nei prossimi giorni definiremo i dettagli della raccolta».

I DESTINATARI. Dai ristoratori ai ristoratori. Il patto dell’amatriciana non coinvolgerà solo le realtà vicentine ma anche quelle dei paesi colpiti dal sisma. «Perché la nostra intenzione - aggiunge Munari - è devolvere quanto raccolto a un’associazione di ristoratori presente nelle aree colpite dal sisma affinché venga utilizzato per acquistare alimenti per tutti coloro che da un giorno all’altro si sono ritrovati senza una casa». Niente Iban, niente assegni. «Una delegazione di ristoratori - conclude - porterà direttamente il contributo. E in quella occasione ci metteremo a disposizione per una giornata intera, cucinando specialità venete a sostegno di tutti gli abitanti che sono stati messi in ginocchio dal sisma e di quanti sono accorsi in loro aiuto».

Nicola Negrin

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